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Servizio diagnostico ADHD autismo e disturbi dell'infanzia


DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA’ (ADHD)

La diagnosi di ADHD si emette nei casi in cui il paziente presenta una sintomatologia che influenza significativamente il normale svolgimento delle attività quotidiane e si configura in una o più di queste tre aree: difficoltà di attenzione, impulsività e iperattività.

Il procedimento diagnostico prevede una valutazione del quoziente intellettivo, una batteria specifica per la valutazione delle funzionalità attentive e delle funzioni esecutive, la compilazione da parte dei genitori e degli insegnati di questionari strutturati e l’esecuzione dell’esame obiettivo neurologico.

Una volta effettuata la diagnosi viene redatta una relazione clinica, utile da portare a scuola al fine di rendere migliori le condizioni di apprendimento entro le quali il bambino si inserisce.

Nella riabilitazione del deficit di attenzione e iperattività, scuola, famiglia e neuropsicologo devono lavorare in modo coordinato al fine di utilizzare gli stessi metodi di rinforzo positivo e negativo e di promuove l’abilità di problem solving stimolando sempre il dialogo interno del bambino.

La riabilitazione neuropsicologica specifica per il disturbo ADHD prevede il potenziamento delle seguenti funzioni:

  • L’inibizione delle risposte non adeguate automatiche
  • La memoria di lavoro (abilità di tenere a mente e manipolare informazioni rilevanti per un periodo di tempo limitato)
  • L’abilità di pianificazione
  • La flessibilità cognitiva
  • Attenzione selettiva, sostenuta e divisa.

DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

Il Disturbo dello Spettro Autistico è caratterizzato da una compromissione generalizzata in 2 aree dello sviluppo, ovvero la capacità di comunicazione e interazione sociale (Deficit nella comunicazione della reciprocità sociale ed emotiva, nella comunicazione non verbale usata a scopo sociale, nella creazione e mantenimento di legami sociali adeguatamente al livello generale di sviluppo) e quella nell’area degli interessi e delle attività. Le caratteristiche emergenti sono:

  • Uso stereotipato del linguaggio (con tendenza ad una prosodia monotona), degli oggetti e dei movimenti (manierismi)
  • Eccessiva richiesta di routine, rituali motori o verbali e/o resistenza al cambiamento
  • Fissazione per interessi particolari o ristretti
  • Iper o Ipo reattività agli stimoli sensoriali o inusuale interesse per particolari dettagli dell’ambiente.

L’iter diagnostico prevede una visita neuropsichiatrica, la somministrazione di un test che valuta la funzionalità cognitiva e l’ADOS (Aurtsm Diagnostic Observation Schedule).

La riabilitazione nei bambini con disturbo dello spettro autistico prevede innanzitutto una formazione di parent training dei genitori, i quali vengono accompagnati nell’ attivazione di interventi finalizzati ad arricchire l’interazione sociale, a incrementare la comunicazione e a facilitare l’ampliamento degli interessi rendendo più flessibili gli schemi di azione del bambino. Successivamente la riabilitazione prevede il potenziamento di questi obiettivi terapeutici:

  • rendere flessibile l’aderenza alle routines, l’organizzazione della vita quotidiana;
  • individuare le risorse recuperabili e quelle potenzialmente espandibili;
  • migliorare le performances e facilitare gli apprendimenti;
  • sostituire comportamenti disfunzionali con altri più appropriati;
  • sviluppare le capacità comunicative;
  • sviluppare capacità di interazione sociale;
  • migliorare le autonomie personali;
  • conquistare un maggior grado di indipendenza;
  • facilitare l’integrazione sociale.